14 ottobre 2013

THE BLING RING - Sofia Coppola e i suoi adolescenti




The Bling Ring: promosso! Mi è piaciuto. Pensavo mi deludesse e invece no. 
Ha uno stile quasi da documentario, molto giornalistico, veloce, netto, infatti Sofia Coppola si è ispirata ad un articolo apparso su Vanity Fair. Mi è piaciuta la regia, con delle inquadrature veramente belle, come il piano sequenza durante una delle “rapine”, oppure il gruppetto che cammina al rallentatore in strada.
  
Mi son piaciuti i personaggi. Il migliore per me è Marc, il ragazzo prima sfigato e poi portato nella cattiva strada dall’influenza delle ragazze. Ragazze fighe. Emma Watson più bella che mai, ogni tanto perdevo qualche sottotitolo per ammirare la sua estrema figaggine. Allucinante. Però non mi è piaciuta nella recitazione.. vabbé che interpretava una troietta ignorante tutta trucco parrucco e poco cervello, però bo mi risultava troppo finta. Taissa Farmiga il top anche se il suo personaggio è risultato un po’ messo ai margini. Però simpaticissima. Anche la mezza cinese (Rebecca) davvero convincente, la mente dei furti, gran bel personaggio.
Colonna sonora da urlo! Bellissime le scene in macchina con la musica a tutto volume.
 
Se gli spettatori si aspettano storie d’amore, drammi familiari, vip in primo piano, una commedia americana, le lacrime, i brividi, allora è meglio che non vadano a vederlo. Questo film è immediato, schietto, ti fa vedere delle cose senza analizzare troppo nulla. Meglio così.
Avrei forse cambiato il finale che risulta troppo morbido. 


Mi ha ricordato molto Spring Breakers, soprattutto per la tematica.. la generazione dei giovani moderni.. totalmente allo sbaraglio. Ricordiamoci che questa è una storia vera. I protagonisti appartengono a famiglie benestanti, molto ricche, hanno già tutto ma non gli basta. Rubano in casa dei VIP non perché vogliono oggetti materiali, vabbé anche per quello, ma perché vogliono quegli oggetti che rappresentato lo status symbol dell’essere una celebrità. Vogliono far parte di quel mondo. Entrare nelle case abitate da stelle del cinema, attrici fallite e alcolizzate, modelle, e mettere mano sulle loro cose, li mette a contatto con quella vita, che loro amano alla follia e venerano. 


Diciamo che Sofia Coppola non giudica questi ragazzi, cioè tiene le distanze da loro, ci fa vedere le loro azioni come se stessimo leggendo un articolo di giornale, non a caso verso la fine c’è la giornalista di Vanity Fair che li intervista. Più che altro ci sta mostrando cosa possono fare i giovani di oggi, cosa sono disposti a fare pur di raggiungere un grado di successo anche nella loro piccola vita. I ladruncoli vengono presi anche perché si vantano delle loro irruzioni nelle case dei vip con amici e compagni di scuola, postano le foto degli oggetti rubati su ogni social network possibile ed immaginabile. Alla fin fine se la cercano, ma se l’hanno cercata pure quelle star che lasciano la chiave sotto il tappeto, o lasciano aperte le porte senza allarme. Ovviamente ci sono le telecamere. Ma questo non giustifica le azioni dei ragazzi, che da quello che vediamo non si pentono minimamente, uno spiraglio di pentimento forse lo vediamo in Marc, perché lui. Al contrario delle altre ragazze, non era così.. lui era uno sfigato, che saltava la scuola, ma niente più, plasmato poi dalle altre e da quel mondo che li inghiottisce, fatto di alcol, divertimento estremo, droga, soldi, vestiti e gossip. Dopo aver derubato le celebrità diventano loro stessi dei VIP, tutti ne parlano, tutti vogliono un’intervista. Il gruppo, nella sciagura e nella drammaticità della cosa, sta comunque godendo perché finalmente sono al centro dell’attenzione. 


Fanno ufficialmente parte di quel mondo che tanto avevano cercato di imitare. Interviste su interviste, copertine dei giornali e poi la favola dentro il dramma arriva ad una fine. Il processo. La galera. I sogni si avverano, ma poi finiscono. Male.






3 commenti:

  1. e perché doveva deluderti?
    sofia coppola non ha mai sbagliato un colpo

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  2. Ovviamente non sono d'accordo con Cannibale.
    Dopo Somewhere, che avevo trovato decisamente interessante, un netto passo indietro della Coppola, che porta in scena un vuoto privo di ogni passione, al contrario di quello che fu il bellissimo Spring breakers.

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  3. beh certo, se li mettiamo a confronto è ovvio che Spring Breakers vince a mani basse, soprattutto per il finale. Ford, però tu mi hai distrutto pure Lost in Translation, è stato un colpo per me :(

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