29 gennaio 2018

CALL ME BY YOUR NAME - Chiamami col tuo nome


Call me by your name non lo etichetterei solo come semplice storia d'amore omosessuale; io ci ho visto molto di più. È una storia che parla di formazione, di adolescenza, passione e sentimento, del rapportarsi con culture e persone diverse, del sentirsi straniero in terra straniera. Dopo averlo finito (visto in lingua originale) non ho potuto fare a meno di chiedermi come diavolo si possa guardare un film così doppiato. I protagonisti parlando italiano, inglese, francese e tedesco. La lingua è parte integrante del racconto, perché esprime bene il senso di estraniamento. Elio, 17 anni, vive in una famiglia super acculturata, globalizzata. Figlio di inglese e francese, vive in Italia e conosce un Americano, Oliver, che cambierà la sua vita, tracciando un solco indelebile nella sua adolescenza.

18 gennaio 2018

TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI


Nel corso degli ultimi anni ho potuto constatare quanto l'odio sia diventato sempre più caratteristico della società in cui viviamo, complici una serie di fattori che hanno risvegliato un sentimento che probabilmente c'è sempre stato, ma che era, per certi versi, assopito. Si è così accesa una miccia all'interno del popolo, non solo italiano, che ha innescato poi una bomba. Una bomba fatta di odio. Complici anche, e soprattutto (secondo il mio modesto punto di vista da giovane) i social network, e l'internet, in cui ognuno può immergersi, dal bambino all anziano; dove ognuno ha finalmente (o purtroppo) trovato spazio per esprimere le proprie opinioni, giuste o sbagliate che siano; dove attingere miriadi di informazioni, spesso false; in cui ognuno ha potuto trovare persone con le quali condividere non solo passioni (come magari faccio io col cinema) ma anche la rabbia e l'odio per determinate cose.

10 gennaio 2018

BABY DRIVER

- You're a driver. You like music. You don't talk much.
- No. I've spoken more to you today than I have to anyone all year.
Una delle prime cose a cui ho pensato mentre vedevo Baby Driver è stata: ma quanto cavolo si saranno divertiti nel realizzarlo? La passione, la spensieratezza, l'alta tecnica di Edgar Wright, e il divertimento traspaiono da ogni inquadratura, da ogni stacco di montaggio. E tutto questo è si riflette nello spettatore che, come me, non può non divertirsi un mondo.

8 gennaio 2018

TANGERINE - Viaggio pirotecnico nelle sottoculture di Los Angeles


TANGERINE è un film di Sean Baker, interamente girato con Iphone 5s.
Lo potete trovare su NETFLIX.

Crescendo ho imparato ad apprezzare film che raccontano di persone ai margini della società, che agiscono in luoghi dimenticati da Dio, ai limiti dello schifo e della decenza; o che agiscono in luoghi in cui la società brulica, si muove e cresce, come nelle metropoli più grandi che dentro di esse inghiottono di tutto. Mi piace osservare le varie sottoculture che la nostra società presenta, le cose che non conosco e che non posso conoscere così facilmente. Vivendo in un paese di qualche migliaio di abitanti, essere catapultati seppur virtualmente nella periferia di Los Angeles è una bella botta. Coi film studio, accresco la mia cultura. Forse è proprio questo che mia madre non capisce.

3 gennaio 2018

THE NEW WORLD di Malick è poesia in immagini

Ho visto THE NEW WORLD di Terrence Malick.
In pratica è una rivisitazione della storia di Pocahontas e John Smith. Vabbé ma questa non è la cosa importante... La cosa che più mi preme condividere con voi è che più della metà delle inquadrature di questo film, anzi di questa opera d'arte, si potrebbero appendere alle pareti come quadri, davanti ai quali restare senza fiato. Se durasse un po' meno lo guarderei ogni settimana. La prima parte è qualcosa di meraviglioso. Il rapporto che si crea e che pian piano cresce fa Poca e John, fatto di pochissime parole, di sguardi, movimenti accennati, corse nell'erba col vento in faccia, è da piangere per quanto è bello. Di questo ho bisogno per sopravvivere, di poesia in immagini. Grazie Dio per averci dato un direttore della fotografia come Emmanuel Lubezki.
Qua sotto vi lascio i miei frame preferiti.
 
 


Il mio 2017 cinematografico. TOP 10 e altre cose.



Il mio primo post del 2018.
Spero sia il primo di una lunga serie.
Non pubblico molto, anzi quasi niente. Non sempre ho qualcosa da dire. Mi piace scrivere di un film quando questo mi lascia qualcosa dentro, quando scava nel mio animo, mi squote e tocca in qualche modo le mie esperienze personali. Ma tra i (pochi) buoni propositi per il nuovo anno, c'è anche quello di scrivere un po' di più, perché fa bene, e perché il Cinema è la cosa che più mi piace della mia vita.

Ma ora bando alle ciance...

Con un po' di ritardo ecco qualche considerazione sul mio 2017 cinematografico.


La TOP 10 dei miei film preferiti del 2017:

1. LA LA LAND (Damien Chazelle)
2. MOONLIGHT (Barry Jenkins)
3. MANCHESTER BY THE SEA (Kenneth Lonergan)
4. NOCTURNAL ANIMALS (Tom Ford)
5. ARRIVAL (Denis Villeneuve)
6. LOGAN (James Mangold)
7. DUNKIRK (Christopher Nolan)
8. BLADE RUNNER 2049 (Denis Villeneuve)
9. GET OUT (Jordan Peele)
10. MADRE! (Darren Aronofsky)

- Il film più brutto che ho visto: BANDIDOS E BALENTES (un film interamente sardo, e da sardo non ne vado per niente fiero)
- Il film che mi ha deluso di più e che non rivedrò prima di molto tempo: IT

- L'attrice rivelazione dell'anno: DAFNE KEEN (Logan)
- L'attore rivelazione dell'anno: Tutti quelli di MOONLIGHT

- Premio miglior gnocca sul grande schermo: ANA DE ARMAS (Blade Runner 2049)
- Uomo che ho invidiato di più: RYAN GOSLING (perché ha fatto coppia -sullo schermo- con Emma Stone, e perché è stato il protagonista del nuovo Blade Runner... No che cazzo dico, perché ha baciato Ana De Armas!!!)

- Sequenza finale migliore: ex aequo LA LA LAND/ARRIVAL

- Miglior Attore: CASEY AFFLECK (Manchester By The Sea) senza sé e senza ma
- Miglior Attrice: EMMA STONE (La La Land), con menzione speciale per NATALIE PORTMAN (Jackie)

- Miglior scena drammatica, di quelle recitate da dio, scritte da dio, che ti viene la pelle d'oca da quanto sono bravi gli attori: dialogo fra CASEY AFFLECK e MICHELLE WILLIAMS in Manchester By The Sea

Il periodo migliore dell'anno per me è appena cominciato. 
Comincia la stagione dei premi, che porta dritta dritta agli OSCAR 2018. 

Pronti, partenza e PLAY.





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