Ne ho sentito parlare non bene, ma benissimo. Ha vinto una caterva di premi. Ha una stagione autoconclusiva da sole 7 puntate. Questi sono stati i motivi che mi hanno spinto a buttarmi in questa avventura, a trasferirmi per un po' a Monterey, California. E mai tempo fu meglio speso.
Big Little Lies è stata una gioia per i miei occhi, una goduria a livello visivo; e un toccasana per il cuore.
C'è un omicidio, ma non sappiamo di chi, né compiuto da chi. Questo dramma ci viene riproposto in ogni puntata sotto forma di minuscoli flashforward, o flashback a seconda di come vediamo le cose, tenendoci col dubbio e col mistero fino alla fine.
Questa serie, o meglio miniserie, andrebbe fatta vedere a tutti, consigliata a più gente possibile. Perché? Perché affronta tantissimi argomenti in una maniera impeccabile, mai retorica e soprattutto vera. Adolescenti problematici, donne picchiate, tradimenti, violenze sessuali, bullismo, chiacchiere da piccolo paese, bugie necessarie e bugie pericolose, ma soprattutto affronta l'essere madri, e il dover combattere, combattere come una leonessa nella savana che protegge i piccoli, gioire, soffrire, cadere e rialzarsi perché una madre non può permettersi di restare a terra, deve stringere i denti, avere coraggio e continuare in questa lotta che chiamiamo vita. Il prezzo da pagare è questo. Spesso è dura, durissima, ma il risultato è meraviglioso: il sorriso di un figlio, l'abbraccio di un marito, la consapevolezza di aver creato qualcosa di incredibile e da difendere fino alla fine: una famiglia.
Queste vicende ti fanno riflettere anche sulla tua vita e sulla tua di madre. Quante volte l'hai delusa, quante volte l'hai fatta disperare anche fino a farla piangere, quante volte l'hai vista felice e fiera di te, dei tuoi progressi nella vita. E spesso non pensiamo a quanto la vita da madre sia dura. Quand'è stata l'ultima volta che l'ho abbracciata? Che le ho detto ti voglio bene? Che l'ho fatta sentire importante e ho dimostrato il mio ringraziamento per quello che ha fatto e farà per me? Quando cresci e diventi adulto comini a pensare a tutto ciò, e c'è tempo per rimediare. E se non ci pensi tu arriva una serie come Big Little Lies a farti rimettere sulla carreggiata giusta.
A parte la storia e la scrittura formidabile, con dialoghi davvero belli e toccanti, le cose che per me hanno reso la visione di questa serie indimenticabile sono queste:
Montaggio, fotografia e regia: siamo ad un livello altissimo. Puro cinema, cinema d'autore. Poesia.
Location: a vedere quei colori, i tramonti, le onde che si infrangono su scogliere meravigliose, le spiagge, le ville incredibili, i ponti spettacolari, mi è venuta una voglia matta di tuffarmi nello schermo della tv e catapultarmi lì in quella zona della California. Ottimo veicolo promozionale. Chissà se Monterey e provincia ha pagato la produzione per la visibilità. Qui in Sardegna la regione ha finanziato la fiction di Gianni Morandi per la promozione del territorio in cui si svolge. A ciascuno il suo.
Musiche: ho saputo che la responsabile delle musiche è stata premiata. Cosa più che giusta. Le tracce scelte sono azzeccate come poche volte ho visto in un prodotto tv. Perfezione assoluta. Le ascolto in loop ormai da settimane.
Cast: mi chiedo come si possa non vedere una serie dove, contemporaneamente sullo schermo, ci sono Nicole Kidman, Reese Witherspoon e Shailene Woodley. Too much power in one frame. Devastanti tutte e tre ma, per quanto abbia amato il personaggio interpretato dalla Witherspoon, penso che il ruolo più difficile e quello che ti colpisce di più sia stato quello della Kidman, davvero meravigliosamente struggente. Menzione speciale anche per la straordinaria Laura Dern, perfetta nel ruolo di una madre potente ma sotto la corazza fragile e affettuosa, e per la selvaggia, mistica, ipnotizzante Zoë Kravitz.
In conclusione, questo è cinema allo stato puro, perfetta in ogni comparto tecnico e anche a livello emotivo. Con un cast così poi che volete di più? Speriamo che la seconda stagione sia all'altezza di questa. Speriamo davvero.
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