29 maggio 2014

Edge of Tomorrow - Recensione. Recensione. Recensione.


Titolo originale: Edge of Tomorrow
Paese di produzione: USA
Anno: 2014
Durata: 113 min.
Genere: azione, fantascienza
Regia: Doug Liman
Interpreti principali: Tom Cruise (Tenente Colonnello Bill Cage), Emily Blunt (Rita Vrataski)

Adattamento cinematografico della light novel All You Need Is Kill, scritta da Hiroshi Sakurazaka nel 2004 ed illustrata da Yoshitoshi ABe.

In un futuro prossimo una razza aliena, i Mimics, ha colpito la Terra con una forza così massiccia da non dare alcun tipo di speranza agli eserciti terrestri.
Il tenente colonnello William "Bill" Cage è un funzionario dell'esercito che, senza alcuna esperienza di combattimento, viene catapultato in quella che pare una missione suicida. Egli infatti muore all'inizio della sua prima battaglia, ma si ritrova bloccato in un loop temporale, in cui è costretto a rivivere continuamente la medesima tragica sequenza di eventi, che culmina ogni volta con la sua morte.
Cage trova un'alleata nella soldatessa Rita Vrataski delle Forze Speciali. Scontro dopo scontro, ciclo temporale dopo ciclo temporale, Cage e Vrataski aumentano la loro abilità di combattimento. Ogni battaglia che affrontano, li porta sempre più vicini alla vittoria. (wikipedia)

 Avevo visto il trailer di questo film per ben tre volte al cinema e, ad essere sincero, non avevo molta voglia di andarlo a vedere. Approfittando dell'anteprima gratuita al The Space di Roma, ho colto l'occasione e l'ho visto, restando pienamente soddisfatto.

Negli ultimi anni il cinema ci ha mostrato tantissimi tipi di alieni, spesso uno più brutto dell'altro, e anche Edge of Tomorrow ci propone i suoi. Sono degli alieni originali, niente di eclatante ovviamente, ma qualcosa di diverso dal solito stereotipo di alieno; in più sono rapidissimi, si muovono a velocità incredibile e questo mette ancora più ansia perché gli uomini, nei combattimenti, devono agire e pensare in modo rapido, altrimenti non hanno via di scampo.
Il protagonista, tenente colonnello Bill Cage, non è il classico soldato super fortissimo e intoccabile: è un codardo, ha paura al solo pensiero del sangue, non è pronto per la battaglia. Questa sua caratteristica è un elemento fondamentale del film, perché lo spettatore riesce ad empatizzare molto di più col personaggio, perché soffriamo con lui, entriamo in panico come lui e ci addestriamo con lui.
Il film presenta un ritmo incalzante, veloce, un montaggio spettacolare (il regista Doug Liman ha diretto anche The Bourne Identity che faceva del montaggio un suo punto cardine) e una regia pulita, chiara, perfetta, e non strafottente o desiderosa di strafare come capita spesso in lavori di questo tipo.
Tanti posso temere la classica americanata (che a me piace, tra l'altro), ma qua non c'è da preoccuparsi. Ripeto: niente è portato all'esagerazione e all'esasperazione.
Con una struttura del genere c'è il rischio di far perdere la pazienza allo spettatore, che potrebbe perdersi, in questo vortice di reset temporale continuo, ma la discreta sceneggiatura evita questo rischio facendo progredire la storia senza vuoti o incoerenze, fino ad arrivare ad un finale più che soddisfacente. In questo senso, vero punto di forza del film è la presenza di varie gag divertenti che strappano un sorriso, ammorbidiscono alcune situazioni e rendono più piacevole e scorrevole la visione (specialmente all'inizio).

Ottimi i due attori protagonisti. Tom Cruise ci conferma che la figura di action-man gli sta cucita addosso ed Emily Blunt è bravissima nel caratterizzare la figura di una soldatessa forte, coraggiosa e umana.




1 commento:

  1. Il film mi ha soddisfatto quasi pienamente, ma non posso certo dire che sia stata un'idea originale la storia delle giornate vissute e rivissute.
    Il finale mi ha deluso, davvero troppo banale, e per un film cosi scoppiettante mi ero aspettata un colpo di scena, magari anche qualcosa diverso dal solito lieto fine. Il bacio poi è stato del tutto inappropriato.
    Anche se da qui non sembra nel complesso l ho trovato divertente e piacevole

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