Uno dei migliori film degli ultimi anni.
Un horror d'amotsfera perfetto.
Semplice ma con dettagli che fanno la differenza: la fotografia desaturata e quasi sempre a luce naturale, il montaggio lento ma ansiogeno, il passaggio da campi lunghi da brividi a primi piani soffocanti, la recitazione con un inglese arcaico, la bravissima e sorprendente protagonista (Anya Taylor-Joy che ho ammirato anche in Split) che da oggi seguirò con attenzione, le musiche perfette e mai invasive che sottolineano alla perfezione i momenti clou, i dialoghi asciutti ma pregni di significato. Mi è piaciuta la contrapposizione famiglia super devota a Dio e il male che aleggia attorno alla fattoria, soprattutto sotto forma di tentazione a infrangere le regole del buon dio. Ad avercene film così. Che poi non è che mi sia cagato addosso ovviamente, ormai non mi capita più, ma mqtte comunque angoscia e tensione nell'aspettare che qualcosa di brutto possa succedere, soprattutto poi se come protagonisti hai delle persone innocenti e pure.
Nessun commento:
Posta un commento