Questo blog dovrebbe parlare principalmente di Cinema, musica e spettacolo, ma consentitemi una piccola incursione nel mondo dello sport. Sono un grande appassionato di calcio ma da qualche tempo ho strizzato l'occhio al basket, in particolar modo all'NBA. In queste settimane gli occhi erano tutti puntati sulla finalissima tra Miami Heat e Dallas Mavericks e a spuntarla sono stati questi ultimi. Questa finale era una sorta di riproposizione di quella del 2006, con qualche attore nuovo, in cui trionfò Miami. Questa volta è stato l'esatto contrario. Una sorta di vendetta ai danni soprattutto di LeBron James, il campione alla ricerca del suo primo titolo.
Dirk Nowitzki, il gigante tedesco, è adesso un campione NBA, LeBron James invece deve attendere ancora, forse un altro anno. Una stagione iniziata con le celebrazioni dei suoi Big Three (James, Dwyane Wade e Chris Bosh) per Miami si è rivelata una beffa proprio nella fase decisiva. Osteggiati da gran parte dell’opinione pubblica, la squadra della Florida era riuscita ad arrivare fino in fondo, battendo in semifinale una delle squadre favorite, forse la più in forma: i Chicago Bulls. Il sogno è diventato un incubo quando i Dallas Mavericks hanno conquistato l’anello e hanno sollevato il loro primo storico trofeo grazie al 105-95 rifilato al gruppo della Florida nella decisiva gara 6.
"Io veramente ancora non ci posso credere" ha detto schietto Nowitzki, che ha chiuso la serata con 21 punti conquistando anche il titolo di MVP della fase finale del campionato.
Lui e Jason Terry, che ha trascinato i Mavs con 27 punti, erano gli unici due giocatori rimasti tra le fila di Dallas dopo la disfatta contro Miami nelle finali 2006. Un successo che ha fatto esclamare a Terry: “Stasera abbiamo ottenuto vendetta".
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